I primi passi vengono fatti nel mondo dei S/36, i primi minisistemi IBM che, negli anni 80, permisero la meccanizzazione "intelligente" della piccola e media impresa.
Su queste macchine impara a programmare in RPGII, linguaggio che l'IBM spinge come preferito per lo sviluppo di nuove soluzioni.

Nell'immagine, un S/36 modello 5362, soprannominato "compact" per le sue dimensioni.
In produzione dal 1983 al 2000.

All'inizio degli anni 90 inizia a lavorare anche su S/38, i sistemi dai quali, grazie a un imponente lavoro di progettazione, nacque il sistema AS/400, come veniva chiamato in quel periodo.

Questa macchina era molto diffusa, nonostante il costo piuttosto rilevante; aveva la particolarità di avere la "console", ossia il terminale di controllo principale, integrato nella scocca: lo si può notare a destra dell'immagine, il piccolo video e la tastiera minimale.

Nel 1993, Mario Pippia inizia a lavorare come dipendente presso la Caggiano Srl, un'azienda che si occupa di accertamenti immobiliari.
Presso questa società affina alcune tecniche di programmazione modulare, che consentono l'ottimizzazione nella ricerca dei nominativi dei proprietari delle unità immobiliari: il grosso problema da affrontare era la presenza di moltissimi nominativi stranieri, soprattutto asiatici.

Grazie alla programmazione modulare con programmi di servizio ottimizzati, il controllo dei nominativi diventa molto veloce e affidabile.

Nel 1994, Mario Pippia si sposta, sempre come dipendente, presso la Servizi Industriali Torino S.p.A., azienda specializzata nel trattamento e nello smaltimento dei rifiuti industriali e speciali.
La società, con sede a Torino e succursali a Milano, Napoli e in altre città d'Italia, ha bisogno di un Capo Centro in grado di gestire le comunicazioni tra le varie sedi, la condivisione delle risorse e la manutenzione dei sistemi operativi.

Per la sede di Milano cura il trasloco della sede a Rozzano.
Nello stesso periodo, la società viene acquistata da una multinazionale Olandese: si presentano quindi nuove sfide legate all'armonizzazione dei nuovi sistemi informatici in un'unica struttura.

Nel 1996 finalmente torna alle sue attività preferite: la programmazione e lo sviluppo di progetti sistemistici.

Entra infatti nello staff di Pragma Progetti Srl, una nota software house torinese, nella quale inizia subito a mettere a frutto la sua esperienza.
La presenza di numerosi colleghi ugualmente motivati, porta a una sinergia da cui impara moltissimo.

Oltre all'attività pià specificatamente tecnica, inizia a studiare le ACG (Applicazioni Contabili Gestionali, il prodotto che l'IBM ha sviluppato partendo dalle gloriose ADM.
Questo pacchetto modulare, oggi arrivato alla versione VI, copre praticamente tutti gli aspetti di una normale azienda moderna, e il suo disegno modulare ha permesso lo sviluppo di numerose implementazioni "verticali", per realtà specifiche e non contemplate dal disegno generale.

Nel dicembre del 2012 apre i battenti la nuova creatura di Mario Pippia: la AbacoSoft s.a.s.

Lo scopo della società è di fornire consulenza specifica per i sistemi iSeries IBM, e per tutto quello che riguarda ne costituisce l'ecosistema.
Quindi si occupa anche delle reti, delle infrastrutture e delle comunicazioni tra i diversi Sistemi Operativi.